giovedì 29 settembre 2011

Due settembre...

.... parto da Three Rivers ( chissà poi perchè si chiama così...) verso il Canada, alle otto e mezza fa già caldo e l'atmosfera è umida e afosa, ancora un pò di campagna in mezzo a prati, boschi e laghetti fino a quando mi avvicino a Detroit ed entro in autostrada, ricomincia la lotta con i camion e il traffico, non credo di averlo già scritto ma qui il problema vero sono proprio i camion, al contrario dell'Europa qui si sorpassa anche a destra, i limiti sono bassi e li superano facilmente tanto viaggiano con i rilevatori di radar per cui nel caso rallentano, la conseguenza è che o ti ci metti dietro e quindi viaggi come dentro un tornado oppure gli stai davanti ma sei a rischio multe perchè devi viaggiare molto sopra il limite quindi meglio fuori! Arrivo comunque al ponte che divide Usa e Canada, mezzora sotto il sole in coda, qui non hanno molta fantasia per cui non si supera, finchè arrivo al controllo passaporti e subito il discorso cade sui vini canadesi, non è finita, passo all'ufficio immigrazione dove scatta l'interrogatorio, dove vivi? quanto ti fermi in Canada? sei mai stato arrestato? hai un recapito? hai delle armi con te?...le solite domande banali che ti fanno anche quando entri in Austria...comunque il timbro arriva, passo la sbarra e metto un'altra tacca sul serbatoio, si fa per dire con quello che mi è costato dipingerlo...
Recupero una mappa dell'Ontario e mi ributto fuori dalla strada principale cominciando a perdermi nelle campagne sopra il lago Erie, sono su un piattone lungo qualche centinaio di km, l'unica differenza con lo Iowa è che qui il cielo non è più azzurro ma si sbiadisce con l'umidità e almeno le coltivazioni variano un pò e soia, tabacco e pomodori si alternano al solito grano. Arrivo a Port Stanley sul lago, il villaggio è perfetto, sembra di essere in Scozia, un pub con alloggio sulla piazzetta, ristorantini, barchette, altri pub senza alloggio ma con le birrette fresche...non manca niente ma...è sabato! Dovè il problema, direte voi, ogni settimana ha un sabato, ma c'è anche un lunedì che segue, e ogni fine settimana ha un lunedì che segue, ma questo lunedì è festa, una specie di primo Maggio, festa del lavoro ed è considerato l'ultimo we estivo per cui tutto il mondo va fuori dalle palle delle città e finisce in mezzo alle mie. Di un letto nel pub nemmeno a parlarne, gentilmente mi indirizzano ad un BB dove mi offrono un divano in salotto con l'uso di un bagno senza doccia (dopo la coda sotto il sole e qualche cento km con 35 gradi???) per la solenne cifra di cento dollari canadesi ( che valgono un filo più di quelli Usa), mi sento un pò preso per i fondelli, declino e passo avanti, un 'altro hotel piuttosto sbilenco me ne chiede 220 per una camera, gli faccio presente che non siamo a portocervo a ferragosto ma non serve a niente, il terzo è completo e mi guarda come se gli avessi chiesto in prestito la figlia per un paio di ore, uscendo raggiungo la motoretta nel parcheggio dove da una macchina stanno  guardando incuriositi la targa, forse vi ho rubato il parcheggio? no...ci chiedevamo da dove vieni, dall Italia e sto cercando un posto per dormire ma non si combina, lei che è al volante guarda lui a fianco e..beh, noi abbiamo un letto in più se vuoi, per evitare fraintendimenti gli chiedo se hanno un B&B, nono,è solo per risolverti il problema ma la casa è a S.Thomas a venti km, figurati se è un problema, li seguo e rimedio anche un paio di hamburger e una pannocchia bollita, la passione di Paul che se ne fa un paio per farmi compagnia nonostante avesse già cenato a Port Stanley nel locale di quello che non voleva prestarmi la figlia. Serata in famiglia a chiaccherare sul patio con lui e Jude e un paio di amiche della villetta vicino, sposati da 19 anni  da un pò sono arrivati dall'Alberta che hanno abbandonato insieme ad una fattoria per le condizioni invernali troppo proibitive, tre metri di neve e meno trenta, qui invece un metro e mezzo e meno quindici...praticamente polinesia! Sono sulla sessantina, qualche figlio fatto ognuno per conto suo sparso fra Canada, States e Messico e adesso qui nella villetta misurata apposta per ospitare qualcuno ma non per più di una settimana,come dire veniteci pure a trovare ma non affezioniamoci troppo... qui và così! Una bella serata e una bella esperienza, come ho detto anche a loro, questo è un motivo per cui vale la pena viaggiare in un certo modo.

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