sabato 24 settembre 2011

 ...per gli sponsor...
 ...la prova provata...

la discesa
...sul secondo passo...

Innanzitutto una nota tecnica, vedo che è stato postato qualche commento, cosa che mi fa piacere ovviamente, almeno so che c'è qualcuno dall'altra parte, vorrei anche rispondere ma per qualche mistero misterioso legato a non so quale fattura ( non commerciale ) non sono accreditato a postare le risposte ai commenti...nonostante sia il titolare del blog, possa entrare ovunque, sapere quanti siete ora per ora, da dove leggiate, come arriviate al blog e quale sistema usiate...IO... non sono autorizzato a rispondere ai commenti...tecnologia!
Quindi ad Alex confermo che gli ho salutato Yoghi e Bubu che ricambiano e dicono quando li va a trovare che lo aspettano...a Gigi che fa lo spiritoso sulle foto con o senza moto ( lui e quel catenaccio che si ritrova parcheggiato in garage)  rispondo che ho dei contratti importanti con gli sponsor (?) e quindi devo onorarli, ad Elipapero che lo so che il baule ci stava benissimo vicino al camino ma non ha visto il baule e se lo mettevo vicino al camino poi non ci stava più il camino...a Marco F credo di aver risposto con il commento sull'11 settembre mentre non prendo nemmeno in considerazione la provocazione sul cavo della frizione postata da Gigi e da quel cialtrone di Remo.
Ma torniamo a bomba alle cronache, Aspen lunedì mattina del 29 settembre, qui se non vado un pò più veloce si fa Natale, no, Natale lo facciamo sicuro...diciamo che si fa Pasqua, la giornata si presenta subito con un bel temporale alle cinque di mattina, quando carico la moto sta piovvigginando ma sembrano nuvole di passaggio, sono alte e c'è qualche timido fazzoletto azzurro sparso. Per uscire da Aspen ci sono due strade, l'interstatale squallida a quattro corsie con cui sono arrivato e dalla parte opposta sulla cartina c'è un segnettino sottilissimo che potrebbe essere un'alternativa, indovinate quale prendo? Bravi, proprio quella, l'imbocco non è segnalato, vado a naso e comunque dopo qualche km fermo un pick up e chiedo conferma, la strada è quella giusta, man mano che sale verso la montagna si restringe sempre di più, tutto intorno un fitto bosco scuro pieno di orsi, altre macchine neanche a parlarne, continuo a salire, sulla sinistra una parete di roccia grigia e sulla destra, una decina di metri più sotto, un torrente pieno di trote (se il bosco era pieno di orsi è ovvio che il torrente era pieno di trote...o no?). Si continua a salire, di tanto in tanto una radura fino a quando gradualmente anche il bosco scompare e il panorama diventa sempre più brullo, qualche chiazza di neve a lato della strada finchè arrivo al passo, 3700 metri, mica bruscolini...
stracciato il record dell'anno scorso di 3000 sulle montagne dell'Elburz sopra Tehran. Il cielo è sempre più grigio e ricomincia a piovere, ma il panorama è imponente, timidamente si fa vedere qualche macchina ed un'altra moto, comincia la discesa. Le nuvole si rialzano, le valli si allargano fino a diventare un lungo e ampio altipiano verdissimo con un grande lago semiartificiale. Arrivo di nuovo vicino all'interstatale che a questo punto comincio a pensare mi stia perseguitando, mi tenta ma resisto, trovo sulla cartina un'altro segnettino, chiedo l'imbocco ad un benzinaio che mi guarda un pò storto, la pronuncia da montanaro del Colorado già di per sè stessa non è di facile comprensione e il fatto che abbia si e no una decina di denti in bocca non aiuta ma in qualche maniera mi fa intendere che è una delle strade più alte degli USA e quando è bagnata può essere scivolosa, beh, ho appena fatto un passo a tremilaesette con la pioggia, figurati se mi faccio problemi. La strada passa dentro il Rocky Mountain NP quindi bisogna cacciargli subito dieci dollari, poi si ricomincia a salire, l'altipiano erboso è ridiventato bosco, poi di nuovo sopra i tremila scompare, altra neve ed erba rada con muschi e pietraie, la strada è sempre più stretta ed esposta e senza barriere, in pratica sta correndo sopra le cime delle montagne, non piove ma c'è un forte vento che la spazza, si sale ancora fino a 3800 metri. Questi cialtroni hanno messo il limite di velocità a 20 mph, la moto fatica un pò, in prima sono fuori giri e la seconda non riesco a tenerla, a trentadue kmh con almeno venticinque nodi di vento e tre quintali di moto non riesci neanche a farla stare in piedi, sei come una banderuola sbattuta di qua e di là..anzi sbattuta verso un salto di mille metri senza uno straccio di guard rail per cui mando il mondo affanculo, prendo velocità e sorpasso tutti, ecco! Scendendo rientro in copertura dal vento, altri boschi,altri fiumi, entro e percorro un canyon di una settantina di km che sbocca di nuovo nella pianura, le montagne sono lontane alle spalle, un bel motel in pieno scalo ferroviario, il ristorante messicano è chiuso per riposo quindi finisco in una sala biliardi dove l'unico cibo è una pizza che dal congelatore passa direttamente nel forno, questa è la chiusura della giornata...non c'è che dire, è stata una bella avventura! 

venerdì 23 settembre 2011


 il divano è fondamentale...
...c'era anche lui per un momento di gloria...

week end VIP

...entro quindi nel clou delle Montagne Rocciose e già che ci sono arrivo ad Aspen, pregiatissima località montana ancora nel Colorado, dopo canyon, praterie e valli alpine gli ultimi km sono una squallidissima schifezza a quattro corsie ma alla fine entro nella cittadina, casette, anzi villette e piccoli cottage ognuno con il suo giardinetto, il suo piccolo patio, il suo set da barbecue e e la sua automobile da un milione di dollari parcheggiata nel vialetto,  la solita struttura urbanistica di strade perpendicolari tipo manhattan ma immersa nel verde, sembra un villaggio giocattolo con la funivia e perfino la stazione dei pompieri con i camioncini rossi e gialli che sembrano usciti da una collezione privata.
Il posto comunque ispira quindi, dopo averlo misurato in lungo e in largo, tento l'approccio con un albergo giusto per capire dove si va a finire con i prezzi ma già mi immagino quotazioni dolomitiche da alta stagione, il primo chalet, chiamarlo hotel è decisamente riduttivo, mi spara 115 più tasse, faccio finta di svenire ma il tipo non molla e invece mi indirizza da un collega che potrebbe avere delle tipo camerate a 60 dollari, arrivo al St. Moritz che non è niente male, giardinetto, piscina ecc, mi butta lì un 99 più tasse...ma come, dico, mi hanno detto 60...chi ti ha detto 60?..quello dell'altro albergo...ok, ti faccio 65 con le tasse...andata, due giorni da vip.
A parte il vip se non altro ci sono dei ristoranti decenti e finalmente mi disintossico un pò con, tartare di tonno ahì delle hawaii ( si chiama proprio ahì, non è un errore di battitura ) e trota ( non il figlio di bossi ) in crosta di senape, a parte la crosta di senape la trota non era  male, vino bianco della california e un paio di scotch  nel discobaretto fashion in mezzo a texani giocatori di golf e giovani virgulti dell'america bene. (più ricchi che bene...)
Il giorno dopo, è domenica, visita alla cittadina , del paesaggio ho già detto, verso mezza-fine mattinata comincia ad affollarsi, per lo shopping si passa da Prada a Buccellati, Cartier, tanto per citare i primi che incontro, poi qualche antiquario, trovo, che cercavo da tanto, un baule guardaroba originale anni trenta di LV (Louis Vuitton, mi pare si scriva così) per soli 33.000 dollari, un affare ma sulla moto non ci sta e non ci mettiamo d'accordo sulla spedizione per cui molto a malincuore rinuncio, in compenso sono uno spettacolo le coppiette di ultraultra settantenni che escono di casa con bicicletta telaio in carbonio ultimo modello, tutina tecnica con colori sgargianti in composè alla bicicletta, vanno fino in fondo alla strada, si nascondono dietro un albero, fanno finta di sudare, aspettano mezzoretta e poi si trovano con gli amici per recuperare tutto le calorie che credono di aver consumato dietro l'albero.
Da noi comunque si vede anche di peggio, si racconta di signore romane con pellicce di visone aggirarsi nei saloni del Miramonti di Cortina in pieno agosto, ma questo è gossip e non c'entra niente con il viaggio.
 

mercoledì 21 settembre 2011

ancora Arches NP

e ancora Canyonlands



verso le Rocky Mountains

si torna verso est, anzi, nord-est

Per lasciare Moab mi infilo in un canyon e risalgo il fiume Colorado che credo si chiami così per il fatto che l'acqua è tutto fuorchè trasparente, anzi decisamente limacciosa e poco invitante, la strada invece è fantastica, settanta km di curve con saliscendi lungo il fiume in mezzo a due pareti verticali alte centinaia di metri, la valle sbocca in una pianura bollente coperta di sterpaglia giallastra, un centinaio di km di dune erbose alte poche decine di metri mentre sullo sfondo cominciano a vedersi le Montagne Rocciose ma soprattutto cominciano a vedersi dei potenti nuvoloni grigi appoggiati a delle colonne ancora più grigie.
Tanto per capirci sarebbe il caso di fare una piccola parentesi di carattere metereologico su come funzionano qui le cose. Quando da noi piove vuol dire che piove, cioè ti svegli, il cielo è grigio, l'atmosfera è triste, la pressione bassa (dico quella atmosferica quella arteriosa non so, la mia di solito è perfetta), comincia a piovigginare, la temperatura si abbassa, l'umidità peggiora le cose, poi piove ancora di più e così va avanti per un pò di giorni finchè ci si dimentica il colore del cielo, Qui no! Qui c'è il sole, fa caldo, il cielo è azzurro tranne un pò di batuffoli di cotone sospesi in aria e via avanti, poi in lontananza un mucchietto di nuvole un pò meno batuffoli e soprattutto invece di essere sospese in aria sono appoggiate a delle specie di colonne grigie che sono la pioggia, di solito la faccenda non ti riguarda visto che tanto sono laggiù e non sopra di te fino a quando cominciano ad essere un pò più sopra di te e allora cominci a preoccuparti, magari ogni tanto così, all'improvviso, ti trovi un pezzo di strada bagnata senza motivo e invece a volte scopri il motivo sotto forma di una cataratta che ti si ribalta sopra e in cinque km passi dal sole in una notte buia e tempestosa ( ok, questa è una citazione...) poi in altri cinque km sei di nuovo sotto il sole. Per i comuni mortali che viaggiano in macchina la cosa cambia poco, per un motociclista è diverso, in moto ci si bagna, normalmente ci si organizza con delle attrezzature che in parte ti dovrebbero riparare ma ti devi fermare e probabilmente sei già sotto la pioggia, tirare fuori la tuta, infilartela, cambiare i guantini e mettere quelli impermeabili per poi ripartire, l'operazione può portare via quei quindicibarraventi minuti che da noi appunto non sono un problema ma qui in quei quindicibarraventi minuti ha già smesso di piovere e ci sono già trentacinque gradi che con la tuta da pioggia è come entrare in una sauna con la pelliccia, quindi devi improvvisare. O ti bagni e speri che la buttata duri poco, e spesso dura solo qualche centinaio di metri poi ti asciughi, oppure cominci a fare lo scemo a bordo strada tipo tispogli tivesti tispogli tivesti con tutti motociclisti che passano che si mettono a ridere e non è una cosa bella.
Torniamo verso le Montagne Rocciose e i nuvoloni, come mi avvicino alle montagne mi avvicino anche ai nuvoloni e ovviamente dopo pochi km mi trovo davanti un muro di acqua, se non lo avete capito qui gli orizzonti sono piuttosto vasti e puoi cercare di interpretare ma intorno vedo solo nero per cui mi fermo, mi attrezzo, riparto e ovviamente in pochi km finisce tutto e faccio la figura del pirla con scafandro rosso modello guerre stellari mentre sorpasso la solita harley con coppietta in maniche corte e bermuda!
Ovviamente mi fermo di nuovo, riprendo le sembianze di motociclista estivo e comincio a salire.
In poche centinaia di km sono passato dal deserto alla prateria e alle montagne, cominciano vallate verdi, fiumi e laghi circondato da cime di quattromila metri, se non è un film poco ci manca...

domenica 18 settembre 2011



km dopo km siamo al 26 agosto

Stavolta,oltre a Salt Lake City mi lascio alle spalle anche una camicia dimenticata a casa di Mateja, considerato che di camicie ne ho due praticamente si è dimezzato il guardaroba delle grandi occasioni ma siccome di grandi occasioni non ne capitano poi  molte girando per le campagne del west o per le Montagne Rocciose la cosa non è particolarmente preoccupante. Vado verso sud, dallo Utah, dove con la fortuna di sempre ero capitato nella settimana più calda dell'anno, passo nel Colorado, dove ogni settimana è la settimana più calda dell'anno...
Arrivando a Moab passo per Canyonlands e la mattina dopo visiterò anche Arches, due parchi nazionali poco distanti, ennesima meraviglia della natura. I bene informati sostengono che quella che una volta era una piattaforma desertica con il tempo, si parla di circa duecento milioni di anni giorno più giorno meno, è stata erosa dagli elementi atmosferici, che al giorno d'oggi si sono ridimensionati e si presentano sotto forma dei due fiumi che si congiungono sotto Moab cioè il Green River e il Colorado. Ovviamente l'acqua ha lavorato in maniera differente a seconda delle tipologie di materiali che formavano i substrati della piattaforma
facendo risultare delle formazioni di "sabbia rocciosa" piuttosto anomale e molto scenografiche. Non vi annoio oltre con il pistolotto scientifico/descrittivo, se volete approfondire vi giro un paio di foto oppure vi arrangiate su internet oppure aspettate che scriva il libro dopo il viaggio...se deciderò di farlo e soprattutto se qualcuno lo finanzia perchè qua, anche se si cerca di risparmiare, la vita costa un botto...