domenica 2 ottobre 2011

Fra il Canada e gli Usa

Prossimo obiettivo Toronto dove ho appuntamento con Sergio, evito la tiritera chièchinonè e spiego, Sergio è un amico di Gigi che è, per chi non lo conosce, un amico mio di Udine che da qualche anno sta provando a diventare anche motociclista ed è sulla buona strada solo che sulla stessa strada ha anche una famiglia e un lavoro e sono cose che non aiutano e già che ci siamo se qualcuno avesse lamentele sull'impostazione grafica o altro che riguarda questo blog adesso vi potete rivolgere direttamente a lui che se ne occupa...Comunque ho un'appuntamento con Sergio che pure lui è a spasso per il labour-day fino a lunedì pomeriggio (azz.. non mi ricordo più se labour si scrive con o senza u ) quindi cazzeggio per le campagne nei dintorni di Toronto tutta la domenica fino a quando comincia a piovere, becco subito un motel ma continua a piovere fisso tutta la sera e per non stare a travestirmi da palombaro solo per raggiungere il solito fast food salto anche la cena. Il lunedì entro trionfalmente a Toronto, si fa per dire perchè in giro sembra ci sia il coprifuoco, nessuno neanche a pagarlo per km fino a mattinata inoltrata quando mi ricordo che c'è in programma un air show e mi infilo in una coda di km che segue il lungomare ( ops...lungolago ), mi fermo quà e là per non surriscaldare il motore finchè mi  molla la batteria,  fortuna vuole che trovo Greg, appassionato di moto che vuole farmi un paio di foto, coinvolgiamo un paio di passanti, spintarella e via di corsa a casa di Sergio che abita sì a Toronto ma a 30 km da dove mi trovo il che aiuta perchè mi fa ricaricare la batteria. L'unica cosa in programma era un'incontro con alcune persone della comunità friulana che avevo chiesto di organizzare, è andata a finire che mi sono inchiodato a casa di Sergio e Tia, sua moglie, per non parlare del cane, Tim, per ben tre giorni. Tre giorni di pastasciutte, ostriche, salmone, pesci vari e vini che finalmente mi hanno disintossicato dai veleni dei fast food americani. Martedì a pranzo siamo al Fogolar Furlan di Toronto che è il punto di riferimento di una quarantina di migliaia di frulani che vivono nei dintorni da qualche generazione, una sala festeggiamenti grande come un palazzetto dello sport e un ristorante con caminettone centrale, atmosfera e scenografia che sembra di essere tipo a Tavagnacco, altro che oltreoceano, mi presentano ad una tavolata di altri friulani dove si brinda con fragolino bianco ( di contrabbando...) e oltre al presidente del Fogolar conosco anche Paolo Canciani che fa il giornalista al quale viene la brillante idea di intervistarmi ( ebbene si, è successo anche questo...) per un programma che conduce alla radio, e che potreste anche sentire via web ma non vi dirò mai su quale sito...
Giovedì restituisco a Tia il suo bagno, che mi aveva gentilmente dato in uso, ringrazio per un'ospitalità a dir poco unica, foto di rito e mi tolgo dalle palle, vado a bere un caffè con Benedetta che è la loro figlia che ho anche conosciuto e che abita da quelle parti e che è anche una persona interessante, e che nessuno si faccia strane idee che vi conosco linguacce...,finchè imbocco un'autostrada, non una a caso ovviamente, e mi butto a est lungo il lago Ontario, rientro negli Usa, il giorno dopo a qualche centinaio di km da New York finisco in mezzo ad una alluvione con fiumi tracimati e campagne allagate, strade chiuse e  incasinamenti vari ma riesco a venirne fuori e raggiungo la città. Mi fiondo alla concessionaria di Manhattan dove avevo prenotato un tagliando che mi avrebbe risolto anche il problema del parcheggio che costa come una suite al Pierre. Ora, se pensate che le concessionarie BMW siano care in Italia provate quella di Manhattan, mi accoglie Rodney Mc Intish che a dispetto del nome scozzese  è più nero di Denzel Washington, mi dà  un pò di prezzi finchè elimina questo ed elimina quello si arriva ad una cosa ragionevole, ci si accorda per un cambio d'olio e una registrata alle valvole, la batteria gliela compro e me la installo io nella sala d'aspetto e già che sono mi cambio anche le candele e il filtro dell'aria, gli lascio la moto, saluto e raggiungo la camerata del mio ostello dietro il Madison, ovvero come tornare indietro di oltre trentanni quando con pochi mezzi si dormiva in giro per l'Europa dove capitava.
Il giorno dopo è l'undici settembre!

1 commento:

  1. ...purtroppo me ne occupo a tempo perso, con scarse conoscenze, e con risultati appena passabili!! Ringrazio anche Alex per l'aiuto con la grafica!!!

    RispondiElimina