giovedì 25 agosto 2011

13 agosto

Per non incasinarmi passando una città entro in una highway,fin dalla mattina comincio a incrociare i reduci dal raduno,mancano almeno 900 km a Sturgis ma sulla corsia opposta è un incrociare continuo di motociclette,gruppi di motociclette,auto con carrello e motocicletta sul carrello,caravan con motocicletta appesa dietro o carrello con motociclette sul carrello,migliaia di moto e io sto arrivando da est,poi ci sono quelli che vanno verso ovest,verso nord e verso sud...il campionario di personaggi e di mezzi è assolutamente impressionante,vuoi per la quantità,altrettanto per la qualità.
Mi ributto fuori dall'autostrada e sono di nuovo in mezzo alle solite distese di grano,attraverso anche il Missouri,il Butte,Il White,il Rosebud,in pratica ho passato l'antica frontiera del West e sono in mezzo agli scenari che per quarant'anni hanno di fatto ospitato la grande storia delle lotte fra i nativi e i bianchi.
Comincio a rivedere il programma,mi rendo conto che Sturgis è troppo lontana da qui e non si riescono a tenere le medie europee,arrivare la sera tardi,anche se purtroppo è l'ultima, non ha senso, e inoltre per visitare il sito di Wounded Knee e le Badlands dovrei poi ritornare indietro di 200 km, dopo aver fatto comunque 750 km mi fermo a Martin, il solito villaggio in mezzo al niente.
Settanta km più avanti c'è Pine Ridge,una delle più vecchie riserve dei Sioux Lakota,la tribù cui apparteneva anche Cavallo Pazzo,potrebbe essere interessante raggiungerla,al distributore chiedo se c'è un motel,non lo sanno o fanno finta di non saperlo e comunque mi sconsigliano-bad place-ci rimango un pò male ma mi fermo.
Sarà solo l'inizio di una serie di strane impressioni sull'attuale rapporto di convivenza tra Indiani e bianchi,
ma nel caso se ne riparlerà...

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