lunedì 22 agosto 2011

Seconda puntata

Tanto per rimanere in tema di programmi che cambiano la consegna delle moto,che avrebbe dovuto essere effettuata l'otto agosto slitta.
Pare che un ente doganale debba effettuare un controllo,casuale,sui documenti di una delle moto,non la mia...,ma non si sa come nè soprattutto quando per cui con i ragazzi che stanno aspettando di partire, alcuni per un coast to coast,altri verso la Route 66, rimaniano a Elizabeth,zona industriale di Newport,piacevolmente circondati da un'autostrada,un aeroporto e dai capannoni degli spedizionieri,ovviamente non alloggiati allo Sheraton ma in uno squallidissimo motel in non sempre paziente attesa che ci sblocchino il container.
Le notizie si susseguono rapidamente,pare che il nove pomeriggio le pratiche siano archiviate,forse si parte ma sta piovendo a dirotto e non si farebbe molta strada,intanto la zona doganale chiude e quindi se ne parla domani mattina quando finalmente il contenitore arriva,viene aperto,le motorette scaricate,preparate,caricate,si fa il pieno e si parte verso ovest...con un caldo allucinante.
Anche i ragazzi,si fa per dire visto che almeno stavolta sono fra quelli che abbassano l'età media,vanno nella mia direzione per cui rimango nel gruppo.I primi duecento km sono di una noia devastante,un gruppo di dodici moto è sempre lento a partire,lento a fermarsi,lento a fare i rifornimenti,lento a ripartire ma soprattutto siamo negli Stati Uniti e le velocità consentite sono quelle che sono anche se per fortuna non sono più le 55 miglia all'ora di una volta ma si riesce a viaggiare intorno alle 70,vale a dire circa 115 kmh.
Dopo un paio di ore finalmente ritrovo gli automatismi,solo una minima parte di energie dedicate alla guida e per il resto immerso nei pensieri,nella nuova situazione,nelle prospettive del viaggio che finalmente è cominciato e nei paesaggi,che per la verità non sono un granchè...pianura,un autogrill,pianura,un villaggio,pianura....
Verso sera tardi, al buio, dopo 760 km arriviamo a Cleveland,non perdiamo tempo ad entrare ed uscire dalla città ma ci fermiamo nel solito motel fuori città,la mattina dopo alle sette e mezza si riparte per Chicago,mancano 530 km e il gruppo vuole arrivare presto per visitare un pò la città infatti nel primo pomeriggio siamo in albergo in centro, gli altri a questo punto sono rientrati nel loro programma,io trovo posto nello stesso albergo ma penso che le strade si divideranno.
Da ieri ho un raffreddore epocale,l'aria condizionata che imperversa e la sudata per preparare la moto hanno avuto effetto,la sera prima ho dormito quattro ore ma, stoicamente, mi dò al turismo e vado a spasso per Chicago,l'albergo è a un passo dalla metropolitana sopraelevata,quella a fianco della quale dormivano Jake e Elwood (I Blues Brothers) ma decisamente sono passati un pò di anni per i palazzi che la fiancheggiano.
Vi risparmio i commenti da turista...
Nel frattempo abbiamo attraversato Pennsylvania,Ohio,Indiana e siamo a cavallo con l'Illinois,Chicago è un pò di qua e un pò di là...più o meno come Gorizia,divisa in due.
Fine seconda puntata,anche perchè qui sono le sei di sera e qui a quest'ora si cena...

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